Defender 110 Heavy TD4Un infinito viaggio tra i mondi possibili. Alla ricerca continua dell’avventura. Istinto, passione e controllo per una vettura progettata per domare i terreni più impegnativi. E tutta l’emozione della natura nelle sue condizioni più estreme vissuta nel pieno comfort di una Defender comoda e funzionale. |
"È a questo punto che avviene l’incontro con Simone Grossi di Clinic Car che, dopo un processo di trasformazione durato circa tre anni, porta la Defender a diventare qualcosa di unico." |
“La metamorfosi della macchina è avvenuta in maniera progressiva, ma il risultato è stato radicale: è come se si fosse spogliata delle briglie che la tenevano incatenata per diventare qualcosa di completamente diverso, pur mantenendo i legami con la sua precedente identità”. “È stato un progetto molto impegnativo, che mi ha messo in gioco in primo luogo come progettista dal momento che quasi tutte le componenti sono state riprogettate per farle coesistere in un unico sistema: dalla meccanica del motore, agli impianti di aria compressa, dai serbatoi di carburante alle sospensioni, dallo snorkel agli interni, fino alla ideazione di un letto pneumatico integrato con la vettura.” “Ogni volta che si pensa di modificare un veicolo occorre tener ben presente chi sarà l’utilizzatore finale e per quali scopi questa sarà impiegata. Conoscendo il proprietario dell’auto, ero consapevole anche di tutte le esigenze particolari di cui avrebbe avuto bisogno: di certo l’auto avrebbe viaggiato su sentieri poco battuti ed affrontato asperità e terreni sabbiosi, ma di ritorno dalle esperienze più estreme avrebbe anche dovuto essere un rifugio sicuro e comodo per tutta la famiglia. Ecco perché nel pensarla, ho curato nei minimi dettagli sia gli aspetti prestazionali che quelli legati al benessere e al comfort dei passeggeri.” |